L'India è uno dei paesi più ricchi al mondo in termini di biodiversità. Grazie alla sua estensione geografica, alla varietà dei climi e alla presenza di numerosi habitat differenti – dalle alte vette himalayane alle foreste pluviali tropicali, dalle savane aride ai delta fluviali – ospita una fauna straordinariamente diversificata. In questo saggio esploreremo la fauna selvatica indiana, soffermandoci sui principali ecosistemi, sulle specie più rappresentative, sulle minacce che incombono sulla biodiversità e sugli sforzi di conservazione messi in atto.
1. Ecosistemi e habitat
L’India è divisa in diverse ecoregioni, ciascuna con una propria fauna caratteristica:
a. Le foreste dell’Himalaya
Nel nord dell’India, l'Himalaya offre un habitat montano unico. Le foreste temperate ospitano specie come il leopardo delle nevi, il panda rosso, l’orso nero himalayano e varie specie di cervi e fagiani. Man mano che si sale di altitudine, si incontrano pascoli alpini dove vivono yak selvatici e pecore blu (bharal).
b. La pianura indo-gangetica
Quest’area densamente popolata era una volta ricoperta da foreste e paludi che ospitavano tigri, elefanti e rinoceronti. Oggi, gran parte del territorio è agricolo, ma alcune riserve naturali, come il Parco Nazionale di Kaziranga, proteggono ancora il rinoceronte indiano con un solo corno.
c. Le foreste pluviali del nord-est
Gli stati del nord-est (come Assam, Meghalaya e Arunachal Pradesh) sono tra i più ricchi di biodiversità. In queste fitte foreste pluviali vivono specie rare come l’elefante asiatico, il gatto marmorizzato, la pantera nebulosa, e una vasta varietà di uccelli tropicali.
d. Le foreste decidue e tropicali del centro-sud
Queste sono le foreste più estese del paese. Qui si trovano alcune delle specie più iconiche dell’India: la tigre del Bengala, il leopardo indiano, il gaur (il più grande bovino selvatico al mondo), il cinghiale selvatico, e molti altri.
e. I deserti e semi-deserti del Rajasthan e Gujarat
Nonostante le condizioni aride, queste regioni ospitano specie ben adattate come la gazzella indiana (chinkara), la volpe del deserto, e il gatto delle sabbie. Qui si trova anche il famoso asino selvatico indiano e alcune delle ultime popolazioni del raro leone asiatico, protetto nel Parco Nazionale di Gir.
f. Le zone costiere e marine
Con oltre 7.500 km di coste, l’India ospita una grande varietà di fauna marina, tra cui delfini del Gange, tartarughe marine, dugongo e una ricca fauna ittica nelle barriere coralline delle isole Andamane e Nicobare.
2. Specie emblematiche della fauna indiana
a. La tigre del Bengala
È il simbolo della fauna selvatica indiana ed è l’animale nazionale. Un tempo diffusa in tutta l’India, oggi la tigre sopravvive in circa 50 riserve protette. È un predatore solitario, potente e maestoso, e la sua sopravvivenza è stata resa possibile grazie al Project Tiger, avviato nel 1973.
b. L’elefante asiatico
L’elefante indiano è un animale intelligente, sociale e culturalmente importante. Vive in branco e si trova principalmente nel sud e nord-est dell’India. È considerato sacro in molte religioni indiane, ma è anche vulnerabile a causa della perdita dell'habitat.
c. Il leone asiatico
Un tempo diffuso in gran parte dell’Asia, oggi sopravvive solo nel Parco Nazionale di Gir, nel Gujarat. Diverso dal leone africano, è più piccolo e meno aggressivo. È una delle grandi storie di successo della conservazione indiana.
d. Il rinoceronte indiano
Il rinoceronte unicorno è stato salvato dall’estinzione grazie agli sforzi di conservazione nel Parco Nazionale di Kaziranga. Ha una pelle spessa simile a un’armatura e può pesare fino a due tonnellate.
e. Il pavone indiano
È l’uccello nazionale dell’India, noto per la sua coda colorata e il suo comportamento durante la danza del corteggiamento. Vive in molte aree rurali e protette.
3. Minacce alla fauna selvatica
Nonostante la ricca biodiversità, la fauna selvatica in India affronta numerose minacce:
a. Distruzione dell’habitat
L’espansione agricola, l’urbanizzazione, la deforestazione e le infrastrutture (strade, dighe, ferrovie) hanno ridotto e frammentato molti habitat naturali. Questo porta al conflitto tra uomini e animali, in particolare con elefanti e tigri.
b. Bracconaggio e commercio illegale
Molte specie sono vittime del commercio illegale di fauna selvatica: tigri per la pelle e ossa, pangolini per le scaglie, uccelli per il mercato degli animali da compagnia. Questo mercato nero internazionale rappresenta una grave minaccia.
c. Cambiamento climatico
L’aumento delle temperature, le siccità e le inondazioni più frequenti stanno alterando gli habitat naturali, mettendo in pericolo molte specie, in particolare quelle che vivono in ecosistemi delicati come le zone umide o le foreste montane.
d. Inquinamento
Fiumi come il Gange e il Yamuna sono gravemente inquinati, mettendo in pericolo specie acquatiche come i delfini del fiume. L’inquinamento dell’aria e del suolo ha effetti negativi su molte forme di vita.
4. Sforzi di conservazione
L’India ha avviato numerosi programmi per proteggere la sua fauna selvatica:
a. Aree protette
L’India possiede oltre 100 parchi nazionali e più di 500 riserve naturali, tra cui alcune celebri come Ranthambore, Jim Corbett, Bandhavgarh, e Sundarbans. Questi spazi sono fondamentali per la protezione degli habitat e delle specie minacciate.
b. Project Tiger e Project Elephant
Questi due progetti governativi hanno avuto un ruolo cruciale nella protezione di tigri ed elefanti. Oltre alla conservazione dell'habitat, promuovono anche la ricerca scientifica e il coinvolgimento delle comunità locali.
c. Leggi per la tutela della fauna
La Wildlife Protection Act del 1972 proibisce la caccia e protegge molte specie dall’estinzione. L’India ha inoltre ratificato convenzioni internazionali come il CITES.
d. Coinvolgimento delle comunità locali
Negli ultimi anni, si è compreso che la conservazione non può avvenire senza il coinvolgimento delle persone che vivono vicino alle aree protette. Molti progetti ora prevedono la partecipazione attiva delle comunità locali attraverso forme di ecoturismo, educazione ambientale e benefici economici.
5. Fauna selvatica e cultura indiana
La fauna selvatica non è solo una risorsa ecologica, ma anche culturale e spirituale. Molti animali sono venerati nella religione induista: l’elefante (Ganesh), il serpente (Naga), la mucca (sacra), la scimmia (Hanuman), e il pavone (veicolo del dio Kartikeya). Questi simboli culturali hanno aiutato, in parte, a promuovere un rispetto intrinseco per la natura.
6. Sfide future e la strada da percorrere
La conservazione della fauna selvatica in India richiede un equilibrio delicato tra sviluppo umano e protezione ambientale. Con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone, la pressione sugli habitat naturali è enorme. Le soluzioni future includono:
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Rafforzare la connettività ecologica tra le aree protette.
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Usare la tecnologia per il monitoraggio della fauna.
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Educare le nuove generazioni sull'importanza della biodiversità.
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Promuovere una convivenza sostenibile tra uomo e natura.